I requisiti per accedere e le modalità per presentare la domanda. Due nuove piattaforme informatiche gestiranno i Patti per il lavoro. Il contributo erogato a partire dal 1° aprile 2019: 6,5 miliardi da destinare a quasi 5 milioni di persone appartenenti a 1.375.000 famiglie
Update febbraio 2020: il digitale spinge “la fase 2” dell’Rdc
Entra a regime la fase due del reddito di cittadinanza (Rdc). Grazie al digitale. Il presidente di Anpal, Mimmo Parisi, ha rilasciato gli ultimi dati relativi al sussidio dai quali emerge che, ad oggi, sono 39.760 le persone che hanno avuto un contratto di lavoro dopo aver ottenuto il reddito di cittadinanza, con un balzo in avanti di circa 11 mila rispetto al 10 dicembre 2019 (+38,2%).
“Questi dati dimostrano – spiega Parisi – che la fase 2 del Rdc è più che partita. E’ un ottimo punto di partenza per gli ulteriori passi necessari per portare a regime gli interventi finalizzati ad accompagnare i beneficiari al lavoro, come ad esempio l’Assegno di ricollocazione, il completamento dei sistemi digitali per un migliore scambio di dati e informazioni con i sistemi regionali e per facilitare il contatto continuo con il mercato del lavoro”.
I centri per l’impiego hanno convocato 529.290 beneficiari su un totale di 908.198 che potrebbero stipulare un Patto per il lavoro. I presenti alla prima convocazione sono stati 396.297 e sono stati sottoscritti 262.738 Patti di Servizio.
Per quel che riguarda il contributo dei navigator – spiega l’Anpal – hanno supportato gli operatori dei Cpi nella convocazione e accoglienza di 372.855 beneficiari del Rdc, di cui 125.641 nel mese di dicembre 2019; hanno assistito gli operatori dei Cpi nella “presa in carico” di 151.697 beneficiari del Rdc, di cui 59.867 a dicembre.
Update novembre 2019: via agli sgravi alle imprese che assumono
Da metà novembre le aziende che volessero assumere percettori del Reddito di cittadinanza ottenendo il beneficio previsto dalla legge potranno farlo. L’Inps infatti ha rilasciato la procedura informatica per richiedere l’incentivo per l’assunzione dei percettori di Reddito di cittadinanza. L’incentivo spetta ai datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato i beneficiari di Reddito di cittadinanza. L’agevolazione che si chiama “Srdc” (Sgravio Reddito di Cittadinanza) consente alle imprese che assumono titolari di Reddito di avere l’esonero dei contributi previdenziali (non di quelli Inail) nel limite dell’importo mensile del Rdc percepito dal lavoratore all’atto dell’assunzione. Il tetto massimo sarà di 780 euro al mese e lo sgravio si potrà percepire per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso (ma comunque per almeno 5 mensilità).
Update settembre 2019. Il governo Conte bis pensa a miglioramenti
“Sul reddito di cittadinanza dobbiamo continuare a lavorare”. L’annuncio è del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto alle giornate del Lavoro, organizzate dalla Cgil, a Lecce. “Sul piano attuativo – ha aggiunto il premier – la forza di quello strumento è recuperare persone emarginate dal mercato del lavoro, se non riusciamo a fare questo rischiamo di avere una misura meramente assistenziale che lascia il tempo che trova”.
Conte ha puntualizzato che l’attenzione sul reddito di cittadinanza “rimarrà alta”. L’ipotesi di modifica riguarderebbe la possibilità di sospendere l’erogazione del reddito di cittadinanza a quel nucleo familiare in cui il beneficiario firmi un contratto di lavoro a tempo determinato, anche se di breve durata.
Via alla fase 2 dell’Rdc
È online sul portale web “MyAnpal”, la nuova app “Domanda e Offerta di Lavoro” messo a disposizione dall’Anpal a cittadini, aziende, Centri per l’Impiego e agenzie interinali. Il servizio mira a favorire agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro anche per chi fruisce del Reddito di cittadinanza.
L’applicativo consente:
- ai cittadini, nonché beneficiari del Reddito di Cittadinanza, di inserire il curriculum vitae in modalità autonoma e di ricercare una posizione lavorativa aperta;
- all’azienda la gestione delle vacancy, l’inserimento degli esiti del colloquio e la chiusura del ciclo di ricerca lavoro tramite l’inserimento di una Comunicazione Obbligatoria (CO);
- agli operatori dei Centri per l’Impiego, alle agenzie per il lavoro autorizzate alla intermediazione e ai patronati convenzionati di accedere a tutte le funzionalità previste per l’utente “Cittadino” e “Azienda”, oltre ad alcune funzionalità dedicate.
Per accedere ai servizi offerti dall’applicativo “Domanda e offerta di lavoro”, occorre procedere alla registrazione al portale “MyAnpal”. L’accesso alla web application è definito in base al profilo associato all’utente (Cittadino, Aziende, Operatori).
Cos’è il reddito di cittadinanza (o reddito di base) e come funziona
Il reddito di cittadinanza è uno strumento di sostegno economico rivolto alle famiglie con un reddito inferiore alla soglia di povertà, alle quali verrà data una somma ad integrazione del reddito percepito. La misura riguarda anche i pensionati a cui verrà erogata un’integrazione alla loro pensione minima (attualmente di 513 euro). Non si tratta però di una misura meramente dato che il beneficiario è obbligato a sottoscrivere un accordo con i centri per l’impiego con il quale si impegna a frequentare corsi di formazione e partecipare a lavori socialmente utili. Dovrà inoltre accettare almeno una delle tre offerte di lavoro che gli verranno presentate. Nel caso in cui non ottemperi questi obblighi perderà il diritto al reddito.
Requisiti per accedere al reddito di cittadinanza: chi ha diritto e può richiederlo, e chi no
- essere in possesso della cittadinanza italiana, oppure cittadini di uno Stato membro Ue. È riconosciuto anche agli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno;
- essere residenti in Italia, in via continuativa, da almeno 10 anni;
- avere un Isee inferiore a 9.360€;
- avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30.000€;
- avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000€. Questo limite è innalzato di 2.000€ per ogni componente familiare successivo al primo (fino ad un massimo di 10.000€). Vi è poi un incremento di 1.000€ per ogni figlio successivo al primo, e di 5.000€ in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
- avere un reddito familiare non superiore a 6.000€. Questa soglia è aumentata a 9.360€ qualora il nucleo familiare sia in affitto.
- essere residenti in Italia, in via continuativa, da almeno 10 anni;
- avere un Isee inferiore a 9.360€;
- avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30.000€;
- avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000€. Questo limite è innalzato di 2.000€ per ogni componente familiare successivo al primo (fino ad un massimo di 10.000€). Vi è poi un incremento di 1.000€ per ogni figlio successivo al primo, e di 5.000€ in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
- avere un reddito familiare non superiore a 6.000€. Questa soglia è aumentata a 9.360€ qualora il nucleo familiare sia in affitto.
Non hanno diritto al reddito di cittadinanza, invece:
- i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti alla richiesta dell’Rdc, nonché di auto di cilindrata superiore ai 1.600 cc e moto di cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni;
- i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di navi e imbarcazioni da diporto;
- i soggetti che si trovano in stato detentivo per tutta la durata della pena;
- i nuclei familiari dove uno dei componenti risulta essersi dimesso dal lavoro nei 12 mesi antecedenti al momento della domanda (ad eccezione delle dimissioni per giusta causa).
A quanto ammonta l’importo del reddito di cittadinanza
Il massimo erogabile varia da 780 euro, per un adulto che vive in affitto, a 1.180 euro per una famiglia di quattro persone sempre in locazione. Per un single il contributo massimo è di 500 euro, che aumenta a 650 euro se ha un mutuo e di altri 130 euro se vive in affitto. Per due coniugi l’assegno base è al massimo di 700 euro, che aumenta a 850 o 980 euro in caso di mutuo o locazione. Se i due hanno un figlio minore il reddito di cittadinanza massimo sarà di 800 euro, che si innalzerà – come per i casi precedenti – a 950 o 1.080 euro.
Come richiedere il reddito di cittadinanza
La domanda, corredata della dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee, dovrà essere presentata partire dal 1° marzo 2019 all’Inps utilizzando il modello che verrà messo a disposizione dall’Istituto stesso, inviata online o anche rivolgendosi ai Caf. L’Inps ha 5 giorni di tempo per valutare il possesso dei requisiti richiesti. Il reddito verrà erogato tramite una speciale card “Rdc”, una sorta di carta acquisti con un limite di prelievi in contanti di 100€ al mese.
Patto per il lavoro
Così come per il Rei 2018, anche per usufruire del reddito di cittadinanza è obbligatorio partecipare ad un piano di reinserimento al lavoro. I beneficiari devono dichiarare immediata disponibilità al lavoro e aderire ad un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale che prevede. Gli obblighi valgono per tutti i componenti nucleo familiare se non occupati o studenti. La sottoscrizione del Patto per il lavoro avverrà presoo i centri per l’impiego entro 30 giorno dalla data di accesso al reddito. Sarà necessario registrarsi al Sistema informativo unitario delle politiche del lavoro e consultare giornalmente l’apposita piattaforma per ricercare una nuova occupazione; svolgere ricerca attiva di un nuovo lavoro e accettare di prendere parte a corsi di formazione e di riqualificazione professionale. Obbligatorio accettare almeno una delle tre offerte di lavoro “congrue”. I beneficiari del Rdc oltre 12 mesi devono accettare la prima offerta utile di lavoro congrua.
Piattaforme per l’attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro
Sono due le piattaforme informatiche “cuore” del reddito: si tratta del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro (Siupl) per il coordinamento die centri per l’impegno; il sistema informativo unitario dei servizi sociali (Suiss) per il coordinamento dei Comuni. Le piattaforme – si legge nel decreto – rappresentano strumenti di condivisione delle informazioni tra le PA centrali e i servizi territoriali sia tra centri per l’impiego e servizi sociali. Inoltre l’Inps mette a disposizione delle piattaforme dedicato all’Rdc i dati identificativi dei membri delle famiglie beneficiarie della misura, le informaizoni sulla condizione economica e patrimoniale e sulle eventuali prestazioni erogate dall’istituto. A marzo sarà invece pronto il sito per fare la domanda online.
Come annunciato dal ministro del Lavoro e Sviluppo economico, Luigi Di Maio, un software unico – Piattaforma digitale del Reddito di cittadinanza per il Patto per il lavoro – gestirà l’erogazione del reddito.
Online i moduli per fare richiesta
Sono pubblicati online – sul sito ufficiale dell’Rdc e su quello dell’Inps – i moduli per fare la richiesta del sussidio: per farla in modalità telematica è necessario essere dotate con il Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid) almeno di Livello 2, accedendo al portale www.redditodicittadinanza.gov.it. Sul sito ufficiale e su quello dell’Inps è possibile scaricare anche i modelli da presentare agli uffici postali o ai Caf. Le domande si possono inoltrare a partire da domani 6 marzo.
Online anche anche il modello RdC/PdC Ridotto, per comunicare i redditi di attività lavorative in corso al momento della presentazione della domanda e non interamente valorizzati su Isee, e il modello RdC/PdC Esteso, con il quale i beneficiari dovranno comunicare tutte le variazioni intervenute nel corso della percezione della misura.
La app per calcolare l’importo
Sviluppata nell’Apple Developer Academy, il primo centro ufficiale di formazione di Apple in Europa, l’app Reddito di cittadinanza è gratuita e mira a fornire uno strumento in grado di simulare velocemente l’ammontare del Reddito di Cittadinanza in appena tre passaggi.
Basta rispondere ad alcune domande iniziali e fornire dei parametri riguardanti il proprio nucleo familiare, come il valore dell’Isee, il patrimonio mobiliare e immobiliare e i redditi del nucleo familiare. Al termine della simulazione l’utente potrà sapere se potrà richiedere il Reddito e avere il calcolo mensile e annuale del valore che sarà caricato sulla carta elettronica fornita da Poste Italiane.
L’applicazione è completamente gratuita e non contiene pubblicità, oltre che essere un progetto, a detta degli sviluppatori, apolitico e indipendente. L’app può essere scaricata da subito all’interno dell’App Store.
Il simulatore dell’Inps
Online sul sito dell’Inps il simulatore per calcolare il reddito e la pensione di cittadinanza. Il sistema, già disponibile per i dipendenti, sarà a disposizione degli utenti a partire da giugno 2019 e inserito nella sezione “tutti i servizi- Isee post-riforma 2015”. Il simulatore consentirà di verificare sia il possesso dei requisiti di accesso che l’importo della prestazione, secondo quanto comunicato dall’Inps stesso con il messaggio 1954/2019.
L’implementazione del simulatore consentirà dunque di conoscere in anticipo il valore dell’assegno, dando la possibilità di decidere se richiederlo o rinunciare.
Gli utenti dovranno indicare il proprio codice fiscale e fornire una serie di informazioni non presenti nell’Isee – ad esempio la rata del mutuo o dl’ammontare dell’affitto, per consentire al sistema di calcolare con esattezza il beneficio che spetterebbe loro. Se il candidato al reddito di cittadinanza non dovesse disporre dei requisiti richiesti per l’Rdc, il simulatore indicherà i valori sopra soglia. Se invece i requisiti ci sono, verrà mostrato l’ammontare del sussidio e i criteri di calcolo. verrà esposto il prospetto con l’importo del beneficio e i dettagli relativi al calcolo.
Fonte: corrierecomunicazioni.it